Condivido e sostengo l’emendamento della maggioranza tutta, escluso i cinquestelle, che realizzerebbe la proposta della sottosegretaria PD Morani allo sviluppo economico di introdurre, nel Decreto Rilancio, un incentivo statale per favorire l’acquisto di tutte le auto a basso impatto inquinante. Oltre all’ambiente, che comunque e’ il perno su cui ruota tutta l’impostazione al di la’ di alcune posizioni strumentali del M5S, c’e’ anche una decisiva questione occupazionale e industriale di cui avere riguardo. D’altro canto, al fine di rispettare i limiti imposti dalla UE in termini di emissioni auto di CO2, tutte le case automobilistiche sono gia’ incentivate a promuovere l’acquisto dei nuovi motori di ultima generazione diesel e benzina. Ampliare la portata dell’incentivo avrebbe ricadute piu’ democratiche, poiche’ consentirebbe l’acquisto di auto di nuova generazione ad una platea molto piu’ ampia di acquirenti, e aprirebbe all’uso di auto ecologiche anche nei lunghi spostamenti, mentre ad oggi l’uso macchine elettriche e’ ancor relegato alle citta’, date le limitazioni di autonomia, i tempi di ricarica lunghi e la disuniforme presenza di colonnine di ricarica elettriche sul territorio nazionale.
Non da ultimo, un piu’ ampio rinnovo del parco auto italiano, il piu’ vecchio d’Europa, dando la possibilita’ a tutti di acquistare auto nuove e con piu’ elevati standard di sicurezza, avrebbe decisive ricadute positive non solo in termini di clima e ambiente, abbattendo i rischi sulla vita di automobilisti e pedoni, fattore primario di cui e’ assolutamente necessario tenere conto.