In un momento in cui si sta discutendo del futuro del Paese agli Stati Generali di Villa Pamphilj, riteniamo necessari tre interventi, strettamente legati tra loro, per rilanciare le attivita’ produttive nelle regioni del Mezzogiorno. Una fiscalita’ di vantaggio per il 2020 per dare ossigeno e fornire immediata liquidita’ al tessuto produttivo in un’area del Paese che presenta nell’attuale fase di ripresa criticita’ ben piu’ rilevanti rispetto al Centro Nord. Questa misura di politica fiscale di natura temporanea, tuttavia, sarebbe poco efficace se non fosse accompagnata dagli altri due interventi di sostegno alle imprese. Dare continuita’ a quanto gia’ previsto nel decreto liquidita’ che, attraverso le garanzie prestate dallo Stato, permette di uniformare l’accesso al credito per le imprese meridionali. Esse, in assenza dell’intervento del Governo, scontano una onerosita’ dei crediti erogati sensibilmente superiore rispetto al Centro-Nord e una conseguente inevitabile perdita di competitivita’.
Infine, come previsto da un progetto di legge gia’ da noi presentato alla Camera dei Deputati, riteniamo importante irrobustire il tessuto imprenditoriale nelle regioni meridionali attraverso l’introduzione di un regime amministrativo e fiscale speciale per attrarre insediamenti industriali nelle aree qualificate Zes nei prossimi sette anni, rinnovabili per altri sette. Assicurare liquidita’ e ridurre i costi di accesso al credito alle imprese esistenti e attrarre al Sud insediamenti produttivi di nuove societa’ significa tracciare un percorso di rilancio per il settore produttivo meridionale e una nuova stagione di crescita nel Mezzogiorno.