In questo abbraccio struggente tra la mamma, la sorellina e il fratellino di 6 anni, dopo 5 mesi di separazione, è racchiusa tutta la storia delle migrazioni.
Storie di madri costrette ad abbandonare i propri bambini, di mogli che vedono i propri compagni morire nei lager libici, di famiglie smembrate, di affetti dilaniati, di giovani vite già provate dalle intemperie dell’esistenza solo per essere nate in luoghi in guerra e morsi dalla povertà.
Il piccolo è sbarcato a Porto Empedocle con la nave Ocean Viking e dopo la quarantena, ieri pomeriggio, all’arrivo dei bus di migranti al Cara di Isola di Capo Rizzuto, l’abbraccio infinto.
C’è il rovescio delle storie ma c’è anche il dritto e questo abbraccio ce lo racconta: grazie al lavoro delle Ong e a una catena di solidarietà che ha visto uniti operatori umanitari, Croce Rossa e una giovane donna che ha accudito il bimbo fino al ricongiungimento, questa storia ha avuto un lieto fine.