Basta con lo scippo al Sud. Il divario rispetto al Nord Italia in termini di sanità, scuole e infrastrutture nell’arco di dieci anni ha provocato danni incalcolabili per oltre venti milioni di persone.
Oggi che la pandemia ha messo a nudo definitivamente le storture di questo modello di sviluppo abbiamo il dovere, nel programma di riforma da inviare all’Europa, di mettere al centro il Sud, non come risarcimento di un pezzo di territorio che rappresenta il 34% della popolazione , ma come modello Paese. D’altra parte ce lo chiede l’Europa! Dal presidente del consiglio Charles Michel al presidente della Bce Panetta tutti sottolineano la centralità degli investimenti al sud! Dunque il momento è adesso!
La risoluzione, a mia prima firma, che come deputati PD del Mezzogiorno e delle commissioni trasporti e ambiente, abbiamo presentato affronta uno dei temi più strategici per il recupero del gap del mezzogiorno: la perequazione infrastrutturale, l’Alta Velocità e la continuità territoriale. La scelta prioritaria strategica è la realizzazione dell’Alta Velocità fino a Reggio Calabria per estenderla a Palermo e Catania. Essa è la vera opera che ricuce un Paese al quale è stata negata in questi anni la propria unità nazionale. La continuità territoriale e il superamento del digital divide, rappresentano la espressione di un moderno diritto universale per poter garantire ad ogni cittadino pari opportunità, al di là della loro appartenenza territoriale.