Va nella giusta direzione la proposta del ministro alla Salute Roberto Speranza di introdurre, fra i criteri di ripartizione del fondo sanitario nazionale, anche l’indice di deprivazione, ovvero un parametro agganciato alla vita reale che tiene conto degli effettivi livelli di prestazione dei servizi su i territori. Non più, dunque, una distribuzione burocratica e ragionieristica, affidata alla spesa storica, ma un riparto che pone al centro i fabbisogni delle regioni più fragili e riequilibra macroscopiche disuguaglianze nella cruciale difesa del diritto alla salute.
Da tempo anche nell’ambito del dibattito sull’autonomia differenziata, i deputati meridionali del Pd si battono per una distribuzione dei budget sanitari finalizzata a compensare i territori più deboli, smantellando quel principio per cui chi più ha, più deve avere. Destinare, dunque, una quota del Recovery fund a questa missione è una battaglia sociale e di giustizia che sosterremo con forza in tutte le sedi istituzionali.
25 Novembre: No alla violenza sulle donne
Sono circa 19.600 le donne che hanno affrontato nel 2021 il percorso