Ex LSU-LPU calabresi: no a figli e figliastri !

E’ urgente e necessario un intervento immediato del presidente del Consiglio Conte e del Governo per ripristinare giustizia ed eguaglianza nella complessa vertenza dei lavoratori LPU e LSU della Calabria.

Non possono esserci figli e figliastri generati dalla mancata approvazione della norma finalizzata alla compiuta e definitiva stabilizzazione dei lavoratori nelle amministrazioni di appartenenza. La legge di bilancio approvata alla Camera, e ora in discussione al Senato, stravolge il destino di molti di questi lavoratori non ancora stabilizzati, non consentendo la proroga di 3 mesi dei loro contratti a tempo determinato, fondamentale per mettere fine alla condizione di precari e di fatto condannandoli al ‘limbo’ dei sussidi di Stato.

Ciò che più è odioso è che si ripristina la figura di lavoratori in nero alle dipendenze della pubblica amministrazione.

A questo fine condivido la lettera inviata dal senatore Ernesto Magorno al presidente Conte per sollecitare l’adozione di un decreto ad hoc del Governo che ripristini entro il 31 dicembre le condizioni necessarie a che tutti i lavoratori, a servizio di centinaia di Comuni calabresi, possano avere garantito il diritto al lavoro stabile.

E’ fondamentale portare a compimento quella battaglia per i diritti e per il lavoro iniziata nel lontano 2013 e che nel tempo, grazie alle iniziative dei precedenti Governi di centrosinistra, ha prodotto importanti e significativi risultati, oggi messi a repentaglio in modo incomprensibile e soprattutto ingiusto.

Gazzetta del Sud.it

Corriere della Calabria.it

Eco dello Jonio.it

Il Dispaccio.it

Calabrialive

Diretta Facebook su vertenza ex LSU-LPU della Calabria

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