Nella riunione delle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti per l’esame del nuovo DPCM recante l’individuazione degli interventi infrastrutturali (ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, dei soggetti designati Commissari straordinari ai sensi dell’articolo 2) ho avuto modo di porre la questione del completamento della SS 106 ionica quale asse fondamentale e strategico per lo sviluppo della Calabria all’AD di ANAS Massimo Simonini (che è anche commissario per la SS 106 ionica).
Certamente avremmo preferito che la SS 106 fosse inserita nel Recovery plan così come proposto dal Ministero dei Trasporti a Bruxelles.
Purtroppo la Commissione europea ha risposto che i finanziamenti del Recovery hanno il vincolo di non poter finanziare nuove strade.
Ciò non significa che la SS 106, a parte i fondi già stanziati per il Megalotto Sibari-Roseto Capo Spulico, non dovrà essere più finanziata.
Anzi il fatto stesso che questa opera è stata riconosciuta tra i progetti “strategici” ,in quanto oggetto di commissariamento per la accelerazione della loro attuazione ai sensi del DPCM di cui stiamo discutendo in queste settimane, rappresenta la dimostrazione evidente di volerla completare.
La strada, per come confermato dallo stesso AD Simonini in risposta al mio intervento, resta dunque quella di sancire la scelta, già in sede di conversione in legge del stesso decreto da parte del Parlamento, di inserire nel prossimo Contratto di Programma ANAS -MIT, l’intero finanziamento per il completamento della Ss106 da Taranto a Reggio Calabria,e dunque del finanziamento dell’intero tratto calabrese da Sibari a Reggio Calabria.
L’amministratore delegato Dell’ANAS nella risposta che ha dato alla mia domanda ha confermato questo impegno.
VIDEO DELL’INTERVENTO IN COMMISSIONI CONGIUNTE AMBIENTE E TRASPORTI CON LA RISPOSTA DI MASSIMO SIMONINI, AD DI ANAS