(Dalle Agenzie) – Il futuro del PD in Italia e in Calabria, una rinnovata linea politica che ponga al centro il valore del riformismo, dell’inclusione e della sostenibilità sociale, i primi e urgenti appuntamenti legati al PNRR. Sono questi alcuni degli argomenti sui quali mi sino soffermata nel corso del mio intervento pronunciato oggi alla riunione della Direzione nazionale del PD.
La forza del PD rilevata in queste elezioni amministrative ci consegna un dovere e una responsabilità. Dopo la pandemia, nulla sarà più come prima. Grazie, però, a una presa di coscienza europea sempre più diffusa, sappiamo di dover applicare nuovi modelli di sviluppo, fondati sull’inclusione e su un nuovo patto di sostenibilità sociale. Soprattutto al PD si chiede di non inseguire i populismi, che pure hanno avvelenato a lungo il vivere comune e il dibattito pubblico, ma di porre al centro della propria azione il valore del riformismo e della concretezza. Oggi vince il merito, vince il progetto politico riformista. Alle elezioni regionali calabresi si è andati verso altre direzioni che hanno poi portato alla sconfitta. Per inseguire l’alleanza con i 5stelle, che in linea di massima può anche essere utile, se non è subalterna, che non hanno voluto il candidato a presidente del PD, abbiamo sacrificato l’unità del gruppo dirigente calabrese. Abbiamo così ceduto al peggiore populismo e abbiamo perso. A Cosenza è accaduto l’opposto: ha vinto l’unità del PD e ha vinto un candidato espressione di una scelta politica riformista. Ora è urgente guardare avanti con una nuova e rinnovata linea politica e aprire in Calabria una unitaria stagione congressuale.