La bozza di Legge di bilancio che si appresta a presentare il Governo Meloni è una grande presa in giro verso la Calabria ed i calabresi. In particolare, la previsione finanziaria per l’ammodernamento della Strada Statale 106 (E90) è un pugno nello stomaco per il semplice fatto che si propone una dilazione di un potenziale finanziamento di tre miliardi di euro fino al 2037. Fino al 2037, cioè, da oggi fino ai prossimi quindici anni. Questo il cronoprogrammma, che se non fosse scritto nella legge, sembrerebbe una barzelletta: 50 milioni per gli anni 2023/24, 100 milioni 2025/26, 150 milioni per il 2027. Per gli anni successivi, ancora peggio: si va oltre la conclusione di questa legislatura, proponendo per ogni anno, a partire dal 2028 e fino al 2031, un finanziamento di 200 milioni. E poi ancora 250 milioni per il 2032 e 300 milioni annui dal 2033 fino al 2037. Siamo in presenza, dunque, di una norma che non solo rappresenta un non finanziamento, per il suo carattere frammentato e conseguentemente dispersivo, ma che è anche la cancellazione della possibilità che l’intera opera da Sibari a Reggio Calabria possa essere realizzata. Se dovesse essere confermato l’articolo della legge di Bilancio, verrebbe meno la copertura del finanziamento necessario per la realizzazione del progetto già cantierabile del tratto Crotone-Catanzaro. Infatti, erano già previsti a budget, nell’allegato al Def del Governo Draghi, oltre 1,335 miliardi per il terzo megalotto e 220 milioni per la tratta Crotone-Catanzaro come quota parte di un fabbisogno di 1,5 miliardi. Con la scelta del Governo Meloni si definanzia questo fabbisogno, considerato che fino al 2027 sono previsti solo 450 milioni. E ancora, non c’è alcuna traccia di un altro progetto già cantierabile, quello della tratta Sibari- Crotone, che vale almeno un miliardo. E per il tratto Catanzaro-Reggio Calabria cosa si fa? Dove sono i soldi? Se ci si vuole presentare con la faccia di uno Stato credibile, il Parlamento non può non modificare questa scelta del Governo Meloni. Sarebbe invece auspicabile un piano finanziario pluriennale che non vada oltre il 2027 e che possa programmare il finanziamento dei progetti e la realizzazione delle opere per il completamento della Statale 106 fino a Reggio Calabria. Questa mia proposta non è una ipotesi fantasiosa. Se non ci fosse stata la fine anticipata della precedente legislatura parlamentare, come Commissione Trasporti della Camera dei deputati, insieme all’ex ministra Paola De Micheli, avevamo già aperto un’interlocuzione affinché il Governo Draghi facesse propria fino in fondo questa scelta. Vorrei che il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto dismettesse la maglietta della sua appartenenza politica e che, invece, si facesse coerentemente interprete della sua funzione istituzionale per rappresentare gli interessi della Calabria e di tutti i calabresi, prima ancora che del centrodestra. Altro che svolta epocale. Una siffatta programmazione semmai sterilizza e vanifica la scelta che a livello europeo e nazionale da tempo classifica la modernizzazione della statale 106 come opera prioritaria e strategica.
Gli annunci di Salvini e del governo Meloni sono la solita beffa! Ma non si può beffare su le cose serie: si tratta della SS 106! E Occhiuto parla di svolta epocale! Forse ha ragione: non si era mai vista una presa in giro così “epocale”!
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