Credo che il metodo di lavoro che abbiamo adottato con l’iniziativa di oggi sia buono. Oggi è tutto il PD sia a livello nazionale che regionale ad assumersi la responsabilità del governo della sanità in Calabria.
Bisogna smetterla di pensare che in Calabria ci siano due poteri contrapposti, quella dei commissari e quello della politica.
La verità è che, ieri come oggi, il vero fallimento è il piano di rientro.
Un piano di rientro che non ha chiuso gli ospedali per efficientare i servizi ma li ha solo soppressi e, per di più, senza produrre alcun risparmio.
Il piano di rientro va dunque cambiato profondamente, perché lì è il vulnus.
Questi commissari non vanno bene perché agiscono in perfetta continuità con la precedente gestione.
Urge un nuovo modello di servizio sanitario che valorizzi le grandi professionalità esistenti e oggi sottoutilizzate o, addirittura, mortificate.
Un obiettivo di efficienza che potrà essere raggiunto anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie che oggi rappresentano una grande opportunità per migliorare i servizi e ridurre i costi, in un nuovo rapporto territorio e rete ospedaliera.
RASSEGNA STAMPA
Il Quotidiano del 15 novembre 2015
Il Garantista del 15 novembre 2015