Al Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che: il 18 giugno 2014, nel corso della XVII legislatura, l’interrogante è stata firmataria con l’allora collega deputato Magorno di un’interrogazione all’allora Ministro della giustizia Andrea Orlando per chiedere l’adozione di decreti correttivi, come già segnalato dalle Commissioni giustizia di Camera e Senato della XVII legislatura, le quali avevano espresso parere negativo sulla soppressione del tribunale di Rossano, motivando l’inopportunità di lasciare un territorio così vasto e a così alta presenza di criminalità organizzata, quale quello di Rossano-Corigliano, senza il suo presidio di legalità; Il GAV (Gruppo di azione per la verità) del tribunale di Rossano manifestava, a più riprese, le sue istanze secondo le quali è da ritenersi illegittima la decisione di accorpare il tribunale di Rossano a quello di Castrovillari, con risultati evidentemente contrastanti con le finalità del decreto-legge n. 138 del 2011 prima e del decreto-legge n. 155 del 2012 poi; in data 30 maggio 2016, a seguito del sit-in tenutosi il giorno 17 dello stesso mese in piazza Indipendenza a Roma, il GAV, i cui rappresentanti sono stati ricevuti dal vicepresidente pro tempore del CSM Legnini, inviava alla I e alla VII Commissione del CSM, due dossier contenenti l’elenco delle denunce presentate in diverse procure della Repubblica e un elenco dettagliato dei gravissimi disagi causati al territorio di Rossano-Corigliano dalla soppressione del tribunale di Rossano; Il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Castrovillari comunicava in data 12 marzo 2018 la necessità di attribuire un incarico professionale al fine di individuare soluzioni interne con l’obiettivo di evitare l’emigrazione di uffici e servizi al di fuori degli attuali locali, ritenuti evidentemente incapienti, stanti anche le necessità della procura di Castrovillari, nonostante gli spazi del presidio del Pollino dovessero già ritenersi capaci di ospitare l’ex circoscrizione del tribunale di Rossano per come valutato al momento della decisione della chiusura del tribunale di Rossano -: se il Governo sia a conoscenza della drammatica situazione di crisi che ha prodotto la chiusura del tribunale di Rossano, con riguardo alle enormi difficoltà logistiche in riferimento al trasporto pubblico locale, ai giovani professionisti costretti a rinunciare alla loro professione a causa degli elevati costi aggiuntivi, e più in generale alle enormi disfunzioni e inefficienze presenti nei tribunali accorpati di Rossano-Castrovillari e quali iniziative intenda adottare in proposito;e il Governo non ritenga che il distretto Corigliano-Rossano, per le sue dimensioni demografiche, necessiti della riapertura del suo tribunale e per tale ragione se non ritenga conseguentemente necessario riaprire un apposito tavolo di discussione; se il Governo sia in grado di fornire informazioni dettagliate e aggiornate circa le condizioni della struttura del palazzo di giustizia di Castrovillari in materia di agibilità e sicurezza.
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