Interrogazione sul caso della perquisizione ad Associazione “Linea d’Ombra” di Trieste impegnata nel sostegno ai migranti in Bosnia

(Dalle Agenzie) – “Quali sono gli elementi emersi e a conoscenza del governo a seguito della perquisizione dell’Associazione di volontariato Linea d’Ombra di Trieste nella mattinata del 23 febbraio scorso? Lo chiedono in un’interrogazione al ministro degli Esteri le deputate PD Laura Boldrini, Lia Quartapelle Procopio ed Enza Bruno Bossio. All’associazione, “che si occupa di raccogliere fondi per sostenere le popolazioni migranti lungo la rotta balcanica- ricordano le dem – è stata effettuata una perquisizione da parte di agenti di Polizia che hanno sequestrato apparecchiature telefoniche e libri contabili, ipotizzando il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, formalizzata a uno dei fondatori, l’84enne professore di filosofia in pensione, Gian Andrea Franchi. La perquisizione rientrerebbe nell’ambito di una più vasta operazione che, secondo le deputate interroganti, “sta incidendo fortemente sull’operatività di un’associazione che da tempo è dedita ad importanti attività umanitarie, in condizioni anche di grave rischio per gli stessi volontari, cosicché sembra sempre più problematica l’assistenza a migranti che si trovano oggettivamente in situazioni estremamente drammatiche”. Ricordando come in febbraio scorso i volontari di Linea d’Ombra si erano recati in Bosnia “per fornire aiuto e sostegno diretto alle migliaia di migranti bloccati nel gelo e accampati nei boschi”, circa 8.000 bloccati nel Paese, di cui 5.000 nei centri di transito e nei campi e almeno 3.000 in edifici abbandonati, sistemazioni improvvisate, o all’addiaccio, incluse tante famiglie con bambini piccoli e minori non accompagnati, Boldrini, Quartapelle e Bruno Bossio chiedono infine al governo quali azioni “abbia intrapreso o intenda intraprendere iniziative per potenziare l’assistenza ai migranti lungo la rotta balcanica, anche agendo nelle competenti sedi europee ed internazionali”.