Recovery: la transizione digitale, investimento trasversale e abilitante del nuovo sviluppo ecosostenibile

(Dalle Agenzie) – Nello spirito con il quale nasce nel 2020 in piena pandemia il Next generation europeo, il PNRR che il presidente del Consiglio Draghi presenterà al Parlamento la prossima settimana, sarà un progetto strategico, che, aldilà e a partire dai fondi del Recovery, disegnerà la strategia di sviluppo per l’Europa e per l’Italia delle nuove generazioni nei prossimi dieci anni,

In questo quadro, anche accogliendo le indicazioni del Parlamento, la transizione digitale non è solo una delle sei missioni, ma rappresenta l’investimento trasversale e abilitante del nuovo modello di sviluppo ecosostenibile, che caratterizza ogni politica di riforma del Piano. Lo scopo è ambizioso: rendere l’Italia uno dei primi Paesi a raggiungere gli obiettivi del Digital Compass 2030 per creare una società completamente digitale. Ci riusciamo impegnando più risorse rispetto al piano precedente per offrire una connettività omogenea ad alta velocità in tutto il Paese con le tecnologie più avanzate (Fibra, Fwa, 5G) e adattando il quadro normativo per facilitare l’implementazione della banda ultra larga dentro gli edifici (Ftth), anche attraverso forme incentivo quale il digital bonus; investendo nella trasformazione digitale della PA attraverso una strategia ‘cloud first‘, accelerando l’interoperabilità tra gli enti pubblici e rafforzando le difese di cybersecurity; accelerando l’armonizzazione e la diffusione dei servizi sanitari digitali con la creazione di un Fascicolo Sanitario Elettronico; rafforzando la ‘cittadinanza digitale’, migliorando le competenze della forza lavoro su temi digitali e tecnologici, anche intervenendo sul ruolo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS), nonché sul rafforzamento dell’istruzione Stem, con una forte priorità sulla parità di genere.

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