(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 28 GEN – “Ieri a Lamezia Terme il Presidente Scopelliti si è esibito in un vero e proprio show. Ha fatto demagogia e sollecitato illusioni sulla pelle di
migliaia di lavoratori precari”. Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali del Pd, Antonino De Gaetano, Nicola Adamo, Carlo Guccione e Pietro Giamborino.
“Ha presentato la istituzione dell’albo – aggiungono – come una straordinaria novità, quasi a far credere che fosse questa la precondizione per la stabilizzazione. L’albo, invece, non è altro che l’elenco delle convenzioni prorogate e note da anni sia dal punto di vista numerico che per la classificazione dei profili professionali e dell’anagrafe nominativa. Incredibile e assurdo, poi, l’annuncio che fosse stato suo il merito di aver reperito 50 milioni di Euro da finalizzare alla stabilizzazione dei lavoratori. Niente di più falso. Il finanziamento dei 50 milioni di euro è stato deciso dal Parlamento con l’approvazione della legge di stabilità in seguito alla presentazione di un
emendamento a firma dei deputati del centrosinistra, Aiello, Bruno Bossio, Censore e Covello”.
“Scopelliti in quella fase – proseguono i consiglieri regionali del Pd – si è preoccupato esclusivamente di avere da Roma i fondi utili a saldare le spettanze arretrate e, quindi, a coprire un buco creato nel bilancio regionale. I 50 milioni sono fondi, pertanto, aggiuntivi e non giacenti senza essere utilizzati dal 2007 come erroneamente ha dichiarato Scopelliti.
E’ stata una conquista quella di ottenere per la Calabria uno stanziamento straordinario nonostante le resistenze e l’opposizione del Movimento 5 Stelle e del centrodestra nazionale.
In quei giorni Scopelliti ha brillato solo per il suo silenzio e per la sua subalternità verso la polemica rozza e strumentale che un centrodestra nordista ha scatenato contro la Calabria e i precari. Sarebbe ora che Scopelliti invece di attardarsi in una fumosa azione di propaganda provvedesse ad attuare il percorso amministrativo necessario a spendere rapidamente quei finanziamenti ed a garantire il contratto di assunzione a tempo indeterminato ai lavoratori che da oltre quindici anni prestano la loro attività senza il riconoscimento di diritti primari e di un salario adeguato”.
“Riteniamo, dunque, che sia assai urgente – concludono – istituire una sede tecnica con le parti sociali per approntare le necessarie misure attuative”. (ANSA).
RASSEGNA STAMPA
Ansa del 28 gennaio 2014
