Alla paura sostituire il dialogo e la convivenza solidale

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Il testo della lettera di saluto inviata al convegno di Casole Bruzio
l’Islam tra paura e consapevolezza

Carissimi,

Purtroppo il vero e proprio tour de force a cui, come deputati, siamo sottoposti per l’approvazione del disegno di legge di riforma costituzionale, mi impedisce di essere con voi oggi.
Ne sono davvero rammaricata anche perché il tema da voi scelto è di grande importanza ed attualità e non soltanto per l’orrore che suscitano in noi i terribili fatti di Parigi e gli orrori che l’ISIS continua a commettere in Medio Oriente.
Dico ciò nella convinzione che, nonostante la cronaca di tutti giorni ci consegni continuamente episodi di intolleranza etnica e religiosa che spesso scaturiscono in atti di indicibile ferocia, un altro mondo sia possibile.
Il terrorismo fondamentalista che anima Al Quaeda e l’ISIS si basa su un uso distorto del sentimento religioso, e punta a generare odio dall’odio in un circolo vizioso che non si chiude mai.
Non c’entra nulla né con l’autentico messaggio dell’Islam né con i milioni di musulmani che, in tutto il mondo e anche qui in Italia e in Europa vivono con spirito di pace e tolleranza il proprio sentimento religioso. Perché nessuno spirito autenticamente religioso può crescere suscitando o subendo paura.
In questo senso trovo emblematica la circostanza che l’eroe di Parigi sia un giovane musulmano, Lassana Bathily, di 24 anni. Un ragazzo di colore, un clandestino che lavora a nero, proprio il modello negativo che certa propaganda xenofoba e razzista propaga quotidianamente in tutta Europa compresa l’Italia, il commesso di un supermercato kosher riservato agli ebrei ortodossi che salva diverse persone dalla furia di un terrorista di Al Quaeda. E ciò in omaggio a quanto dicono sia il Corano sia il Talmud: “chi salva una vita salva il mondo intero”.
Ecco perché la strada da percorrere non può che essere quella della tolleranza, dell’integrazione della solidarietà, dell’accoglienza.
Per questi motivi, nei giorni scorsi, ho firmato l’interpellanza del collega Luigi Lacquaniti al Ministero dell’Interno contro un’assurda legge della regione Lombardia che, con il pretesto di introdurre nuove norme urbanistiche, intende limitare la costruzione di nuovi luoghi di culto e in particolare di nuove moschee.
Ciò che alcune forze politiche non riescono a comprendere è che negare la libertà di culto, alimentare diffidenze e paure non solo non ci difende dal terrorismo ma alimenta la spirale dell’integralismo che del terrorismo è il brodo di cultura fondamentale.
La libertà si garantisce riconoscendo libertà e diritti a tutti. Perché, come diceva Marco Aurelio Il miglior modo di vendicarsi d’una ingiuria è il non rassomigliare a chi l’ha fatta.
Ecco perché sono sicura che oggi, da Casole Bruzio e dalla Calabria, da sempre terra di accoglienza e tolleranza, alla presenza di tanti giovani studenti, manderete un bellissimo messaggio di dialogo tra diversi che non solo non si temono ma che scelgono di vivere e crescere insieme.
Saluti

Enza Bruno Bossio

RASSEGNA STAMPA
Il Garantista del 15 febbraio 2015 Casole Bruzio
Il Quotidiano del 16 febbraio 2015 Casole Bruzio

Askanews del 17 febbraio 2015
Askanews del 17 febbraio 2015 2
Askanews del 17 febbraio 2015 3
Askanews del 17 febbraio 2015 4

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